Fare vino oggi significa rispettare il nostro territorio, è da lì che nasce tutto. Ed è da lì che possiamo trarre il meglio rispettando la tradizione e sfruttando i benefici della tecnologia.
Presidente Ca’ del Bosco
Allyouneediswine: Cosa significa rappresentare la sua azienda?
Maurizio Zanella: E’ un grande orgoglio, innanzi tutto. Una sfida continua, quotidiana, che mi spinge a dare sempre di più e a non essere mai soddisfatto.
A.: Quale dei suoi vini la rappresenta di più?
M.Z.: Senza dubbio il Franciacorta Cuvée Annamaria Clementi, dedicato a mia madre.
A.: In una parola lei
M.Z.: Vulcanico.
A.: In una parola i suoi vini
M.Z.: Rigorosi.
A.: A quale generazione siamo arrivati con lei nella storia della vostra cantina? Cos’ha apportato che prima non c’era?
M.Z.: L’azienda l’ha fondata mia madre affidandomene quasi subito lo sviluppo. Da qualche anno mia figlia è entrata in azienda per occuparsi di relazioni pubbliche.
A.: Quale segno tiene a lasciare maggiormente?
M.Z.: Qualità nella produzione e rispetto del nostro territorio.
A.: Italia o estero? Su cosa punta di più?
M.Z.: Estero. Dell’Italia siamo soddisfatti ma l’asticella va sempre tenuta alta.
Ogni anno la produzione in vigna è una scommessa con il padre eterno, non si sa mai cosa ci aspetta.
A.: Di cosa è più orgoglioso di sé? E di sé che cosa si rispecchia nei suoi vini?
M.Z.: Della mia perenne insoddisfazione che mi spinge a cercare il meglio, sempre.
Dai nostri vini spero risalti il rigore che mettiamo nel farli.
A.: Se non avesse fatto questo mestiere, cosa avrebbe fatto?
M.Z.: Penso che sarei stato un creativo.
A.: Il personaggio celebre con cui vorrebbe brindare coi suoi vini il prossimo capodanno.
M.Z.: Mi piacerebbe poter brindare con Michelle Obama.
A.: In quale film farebbe volentieri capolino con la sua bottiglia in mano per un impagabile product placement?
M.Z.: The Blues Brothers
Maurizio Zanella
Maurizio Zanella nasce nel 1956 e muove i suoi primi passi nel mondo del vino grazie agli studi di agraria e all’idea della madre di acquistare, negli anni Sessanta, una piccola casa in collina, chiamata “Ca’ del bosc”. Un cosmopolita del vino che viaggia molto e realizza nella propria terra, la Franciacorta, ciò che ha appreso in Francia in particolare in Borgogna e a Bordeaux. Nel 1968 vengono piantati i primi vigneti, nel 1972 esce la prima bottiglia: nasce Ca’ del Bosco, oggi leader nella produzione di Franciacorta dal finissimo perlage. Una posizione raggiunta grazie all’entusiasmo e alla passione di Maurizio Zanella che all’inizio degli anni ’70 ha capito e seguito la sua vocazione “artistica” facendosi protagonista del rinascimento enologico italiano e trasformando una casa in un bosco di castagni in una delle più moderne e avanzate cantine.
L'azienda
Ca’ del Bosco è leader nella produzione di Franciacorta dal finissimo perlage. Una storia suggestiva quella di Ca’ del Bosco che ha le sue origini a metà degli anni Sessanta, quando Annamaria Clementi Zanella acquista ad Erbusco in Franciacorta una piccola casa in collina, chiamata localmente “ca’ del bosc”, immersa in un fitto bosco di castagni. Nel ’68 prende corpo l’idea di impiantare un vigneto e Maurizio Zanella, figlio di Annamaria, attuale Presidente di Ca’ del Bosco, si fa protagonista di un percorso di percorso enologico all’avanguardia: vigna e vino si fanno sinfonia e il concerto delle idee occupa la vastità degli spazi dell’arte. La ricerca della perfezione, del capolavoro, definisce gli obiettivi e determina il progetto della vigna, le scelte dei vitigni e i sistemi di impianto. A queste scelte seguono l’impegno e la ricerca sostenuti dalla passione e dalla caparbietà. Nel 2005 viene completata la nuova cantina; nascono la “Cuvée Prestige Brut” e la “Cuvée Prestige Rosé”. L’anno 2007 segna una svolta per l’azienda con la presentazione della Cuvée Prestige, una nuova moderna edizione del Brut s.a. che mette a frutto trent’anni di esperienza di Ca’ del Bosco. Nel 2010 vede la luce l’ambizioso progetto in rosa “Cuvée Annamaria Clementi”: il valore assoluto dell’eccellenza di Ca’ del Bosco presentato durante l’evento “L’arte si tinge di Rosa”. Il 14 ottobre viene presentato il Vintage Collection Dosage Zéro Noir, il quarto nella linea dei millesimati, un Franciacorta nobilitato dalla classificazione “Riserva” con l’annata 2005. 100% pinot nero vinificato in bianco con uve provenienti da un unico luogo magico: la vigna Belvedere a 466 metri slm, tra le più elevate di Franciacorta.