Ferrari Perlé Zero
La linea Perlé si arricchisce di un Trentodoc a dosaggio zero, un mosaico di millesimi che esprime l’essenza dello Chardonnay di montagna.
Il Ferrari Perlé Zero è nuovissimo, e oltretutto innovativo: non parliamo, infatti, di un semplice “pas dosé” ma di un mosaico di millesimi che porta all’estremo la raffinata arte della creazione delle cuvée. Il sapiente lavoro in cantina è la sua origine, dove i vini base di più annate vengono affinati con materiali diversi: l’acciaio, che esalta l’espressione del frutto e dell’eleganza aromatica dello Chardonnay, il legno, che conferisce struttura e ricchezza gustativa, e il vetro, che dona un ulteriore tocco di profondità ed espressività. Una volta imbottigliata, la cuvée affronta un lungo affinamento sui lieviti, di almeno 6 anni, prima di venire sboccata senza l’aggiunta di zuccheri, ossia (appunto) a dosaggio zero.
Ogni cuvée identifica quindi un preciso assemblaggio, unico e irripetibile, ed è comunicata in etichetta con un richiamo all’anno del tirage. Quella presentata in anteprima è la Cuvée Zero 10, un mosaico di tre millesimi diversi, 2006, 2008 e 2009, messo in bottiglia nel 2010.
Il sapiente lavoro in cantina è la sua origine, dove i vini base di più annate vengono affinati con materiali diversi…
La perla
Una perla è una struttura sferica costituita da carbonato di calcio in forma cristallina (aragonite) deposto in strati concentrici, prodotta dai tessuti viventi –in particolare dal mantello– dei molluschi (tipicamente le ostriche). Il termine “perla” deriva dal latino “pernula“, il nome con cui si indicava la conchiglia che la contiene, e la cui forma ricorda la “coscia del maiale”. Una perla si forma quando un corpo estraneo, come parassiti o pezzi di conchiglie, si ferma nella cavità palleale. Questo viene ricoperto da strati successivi di madreperla allo scopo di difendere i tessuti dell’animale dall’irritazione. Si depositano vari strati di calcio che, in combinazione con altri minerali, creano questi particolari oggetti preziosi. Per creare perle con forme speciali, quando si estrae la perla dall’ostrica, si immette un frammento di plastica con la forma scelta, che l’ostrica coprirà con la madreperla. Il risultato è che, dopo anni di attesa, la perla che nasce ha la forma ingrandita del frammento iniziale. Il colore più comune nelle perle è il bianco, ma si possono trovare anche perle rosa, color crema, viola scuro, grigie e nere.
La cromia scelta è il verde inglese, che comunica eleganza e un’idea di naturalità.
Un lettering originale, che sottolinea l’artigianalità di un prodotto che richiede anni di cura, rende l’etichetta più moderna e accattivante. Quella del Ferrari Perlé Zero è una nuova sfida lanciata dalla famiglia Lunelli, che gli enologi di Casa Ferrari hanno raccolto con entusiasmo e passione, con l’obiettivo di portare nella migliore ristorazione un Trentodoc capace di esprimere l’essenza dello Chardonnay di montagna in tutta la sua purezza.